Continuiamo il viaggio per incontrare i nostri produttori insieme a David Cambioli, nostro presidente, che è da poco tornato da Vietnam e Tailandia.
Arrivato a Chiang Mai, in Tailandia, ho subito incontrato UM-Thai-Simply Decor, il nostro partner che realizza cartoleria artigianale in carta di gelso. Mi hanno presentato una situazione non facile. I progetti di sviluppo promossi dal governo con l’aiuto della cooperazione tedesca, attraverso i quali avevamo avuto il primo contatto e attraverso i quali si era creato un volano di sviluppo e di attenzione alla sostenibilità, si sono conclusi, come è naturale, ma l’attuale governo ha totalmente smesso di investire per la promozione dell’artigianato. Risultato: il gruppo di piccoli produttori si è disgregato e tanti hanno dovuto chiudere i battenti, anche a causa dell’aumento di tutti i costi (incluso quello del lavoro, che in sè è un bene, ma in assenza di lavoro diventa inutile). I nostri partner per ora se la cavano grazie ad una decina di clienti fidelizzati (noi con due container all’anno siamo i secondi…il che dà la misura) e soprattutto grazie a delle gigantesche commissioni di una ditta giapponese che gli acquista fogli da regalo e buste di carta a tinta unita, lavoro che gli permette di dare lavoro agli artigiani, anche se con margini bassi. A ciò si unisce il fatto che gli artigiani/artisti che dipingono la carta con motivi batik (come quella che noi acquistiamo) in 10 anni sono passati da 10 a 2 unità: gli anziani sono andati in pensione, alcuni sono deceduti e non ci sono giovani che vogliano imparare la tecnica…dicono che preferiscono la grafica al computer…
Da UM-Thai-Simply Decor mi hanno detto che il loro obiettivo per i prossimi tre anni è continuare a dare lavoro agli artigiani cercando di risparmiare risorse per poter investire in innovazione, studiando nuovi materiali e incrementando sempre di più la produzione ecosostenibile. Ovviamente ci chiedono di continuare a sostenerli il più possibile.