Bangladesh - Aarong
La storia
Il Bangladesh ha un artigianato vario e ricco di tradizione, una grande risorsa da valorizzare. La difficoltà di collegamento tra i villaggi e le città, la scarsità di mezzi degli artigiani e la mancanza di potere nelle trattative commerciali rallentano, però, la trasformazione di questa risorsa in sviluppo economico e sociale. Dal 1972 opera in Bangladesh Brac, una ong nata per l’aiuto e l’assistenza dei rifugiati dopo la Guerra di Liberazione, che in seguito si pose come obiettivo la riduzione della povertà e il sostegno ai poveri, specialmente alle donne delle aree rurali.
Consapevole che l’autonomia economica e sociale nasce dalla possibilità di lavorare mantenersi, nel 1976 Brac incoraggiò le donne di Manikganj a provare la sericoltura. Inizialmente i loro unici acquirenti erano dei dettaglianti di Dacca, che però facevano passare settimane, a volte mesi, tra la consegna e il pagamento. Nonostante la qualità dei prodotti e lo sforzo delle donne, questa attività non portava i frutti desiderati. Brac allora decise di organizzare una struttura che potesse sviluppare anche dal punto di vista commerciale le capacità artigianali di queste e molte altre artigiane e difenderne i diritti di fronte agli acquirenti. Oggi l’influenza di Aarong si è estesa oltre la regione di Manikganj a tutto il paese e gli artigiani che ha coinvolto non sono più solo legati alla produzione della seta, ma lavorano la terracotta, il bamboo, la juta, il cotone. Aarong ha anche aperto dei negozi in varie città (Dacca, Chittagong, Khulna) dove vende direttamente i prodotti degli artigiani e la forza del suo lavoro è stata proprio quella di creare un mercato interno sicuro e stabile per i gruppi di artigiani che ha coinvolto nelle sue attività.
I servizi
Per realizzare dei servizi che fossero realmente utili ai piccoli produttori Aarong ha analizzato le tre principali cause della loro scarsa (o nulla, il più delle volte) crescita economica: l’impossibilità di accumulare capitale, la mancanza di una pianificazione commerciale e distributiva, la difficoltà nell’ottenere adeguata formazione per sviluppare le proprie potenzialità.
Per ovviare a questi problemi ha poi attivato una serie di strategie:
- pagamenti immediati alla consegna per incoraggiare efficienza e produttività
- pagamenti anticipati, dove necessari
- coinvolgimento diretto dei produttori delle zone rurali più emarginate e lontane dalle città
- formazione per migliorare i prodotti, la comunicazione e la commercializzazione
- supporto nello sviluppo dei prodotti, nella ricerca, nel design
- creazione di un settore di controllo qualità per aumentare nei produttori la consapevolezza dell’importanza del continuo miglioramento
Gli artigiani
Le donne che lavorano con Aarong, tra le più povere ed emarginate del Bangladesh, hanno la possibilità di uscire dalla loro condizione e, oltre a ricevere uno stipendio adeguato per il loro lavoro, possono beneficiare dei programmi di sostegno sviluppati da Brac alla quale va una parte importante dei guadagni realizzati da Aarong, per sviluppare progetti sanitari, educativi, di genere.
Ad oggi Aarong coinvolge e supporta circa 6000 artigiani e produttori delle aree rurali, l’85% dei quali sono donne. 4000 di queste donne lavorano direttamente per Aarong in uno dei 13 centri produttivi a Baniachong, Gorpara, Jamalpur, Jssore, Kushtia, Manikganj, Raibari, Sherpur, Pabna, Polloni, Kurigram, Nilphamary, Jhenaidah, e altri 653 piccoli centri sparsi in tutto il Bangladesh.
Attraverso Aarong distribuiscono i loro prodotti anche gruppi indipendenti, imprese familiari, cooperative che lavorano la terracotta, la juta, la seta, il legno, il cuoio, realizzano cesti. Aarong inoltre ha selezionato due manifatture di Dacca che producono capi di maglieria in cotone, le affianca nella ricerca di nuovi mercati e soprattutto controlla le condizioni dei dipendenti verificando che siano rispettati i loro diritti, che lavorino in sicurezza e che ricevano stipendi adeguati. Inoltre ha attivato un progetto sanitario, in collaborazione con Brac e altraQualità, per offrire ai dipendenti visite mediche gratuite, medicinali di base gratuiti, educazione sanitaria, un fondo di emergenza per operazioni, esami costosi, gravidanze difficili.