24 aprile 2013: il Rana Plaza di Dacca crolla seppellendo sotto le sue macerie 1133 lavoratori e lavoratrici del tessile, uomini e donne di tutte le età che cucivano per i grandi brand. La campagna internazionale Abiti Puliti si attivò immediatamente per richiedere a questi marchi risarcimenti per le famiglie delle vittime e per i sopravvissuti (molti dei quali rimasti menomati) e per impegnare il mondo della moda in un processo di messa in sicurezza dei propri lavoratori. Alcune aziende risposero, molte altre ignorarono e passarono sotto silenzio le richieste di Abiti Puliti. Un anno dopo il crollo i marchi e i distributori hanno contribuito con soli 15 milioni di dollari, appena un terzo dei 40 milioni necessari. Un anno dopo nasce anche il Fashion Revolution Day per ricordare le vittime e pretendere un nuovo modo di fare moda, più trasparente,etico,sostenibile da tutti i punti di vista. Un anno dopo continua la campagna di pressione per chiedere i sempre più urgenti risarcimenti: Pay Up continua e ha bisogno del supporto di tutti.
Come attivarsi?
1. potete partecipare a uno dei numerosi eventi organizzati in molte città sia per il Fashion Revolution Day che per Pay Up
2. Potete aderire al Fashion Revolution Day e diffondere il tema “Chi ha fatto i tuoi vestiti?” con l’hastag #insideout
3. Potete organizzare una raccolta firme a sostegno di Pay Up Qui scaricate il modulo per le firme, il volantino da stampare o diffondere via web.
Per approfondire
Rana Plaza un anno dopo: cosa ne è stato dei sopravvissuti?
Rana Plaza: il prezzo dell’indiferenza
T-shirt e ritorno: da dove viene ciò che indossiamo? Un interessantissimo e sorprendente documentario interattivo realizzato dal Guardian in modo originale e approfondito, da non perdere!
La guida interattiva realizzata dal Guardian per capire il crollo del Rana Plaza.