Blanca ha 59 anni, vive a Bogotà ed è un “satelite”.
La capitale colombiana con i suoi più di sette milioni di abitanti è una città in continua espansione e Blanca lo sa bene. Per raggiungere il laboratorio di Sapia/Piel Acida dall’estrema periferia in cui vive, Blanca impiegherebbe circa 2 ore, ma la scelta di divenire un “satelite”, lavorare cioè a cottimo da casa, le ha permesso di avere uno stipendio riuscendo allo stesso tempo ad accudire gli 8 figli e i 29 nipoti.
Essere un satelite a Sapia/Piel Acida significa essere rispettate e valorizzate come qualsiasi altro lavoratore: Sapia paga i lavoratori assunti secondo le norme di legge e riconosce loro tutti i benefici di legge possibili, oltre a premi stabiliti dalla ditta in funzione degli utili. Le “sateliti” vengono pagate al pezzo, il cui valore è calcolato in base al tempo medio impiegato da un artigiano per produrlo e include tutti i benefici goduti dal lavoratore assunto. L’artigiano satellite può decidere se incassare tutta la somma – cosa che in genere avviene – o farsi versare i contributi come si fa per i dipendenti.
Sapia/Piel Acida assicura quindi stabilità e sicurezza ai propri artigiani e Blanca ne è consapevole e orgogliosa: le piace il proprio lavoro e le persone con cui lo condivide.
Questo entusiasmo si rivela anche nella qualità dei prodotti e nella precisione e puntualità con cui li realizza: è una delle migliori artigiane ed è espertissima nella lavorazione della buccia di arancia. Per questi motivi è stata scelta proprio Blanca per partecipare alla fiera di Genova e per tenere un laboratorio per bambini a Ferrara, nella nostra Equilibreria, il 9 giugno alle 17,30.
Blanca, mani che profumano d’arancia
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Giu