Tanto colore, forme originali e materiali particolari: sono le caratteristiche dei deliziosi oggetti realizzati dagli artigiani di Noah’s Ark, un nuovo progetto dall’India.
Noahs’Ark è un’ organizzazione indiana nata per favorire il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli artigiani di Moradabad (stato dell’Uttar Pradesh, nord dell’India) attraverso la valorizzazione e il potenziamento delle abilità tradizionali delle comunità coinvolte. Nata nel 1986, ora coinvolge più di 500 persone anche delle zone di Saharanpur, Nagina, Jaipur, Sari Tarin, Delhi, Hapur, Firozabad and Amritsar.
Gli artigiani sono abili lavoratori soprattutto di metallo, secondo la tradizione della zona di Moradabad.
Conosciamone alcuni.
Rajesh è un pittore e, insieme ad altri artisti come lui con i quali divide profitti e lavoro, è uno dei più importanti collaboratori di Noah’s Ark. Sono tutti artigiani molto qualificati, migrati dall’Orissa e grazie alla loro bravura hanno dato nuovo impulso alla lavorazione dei metalli a Moradabad.
Dilshad Husaain è il principale artigiano di Noah’s Ark per la lavorazione di oggetti in acciaio inox. Nel suo laboratorio a 8 km da Moradabad Dilshad lavora con il fratello e altri 8 artigiani. Grazie alla sua abilità e creatività ha avuto molto successo ed è in grado di mantenere stabilmente per tutto l’anno i suoi collaboratori.
Kamrul Hasan è uno dei migliori artigiani di manufatti in ferro. I suoi oggetti creati riciclando le catene della biciclette sono molto popolari. Kamrul non solo è un ottimo artigiano, ma è estremamente consapevole del ruolo positivo del commercio equo e ne è un fervente sostenitore: ha rinnovato secondo i principi del fair trade tutto il suo lavoro e i rapporti con dipendenti e lavoratori della sua bottega.
Il laboratorio di Khalil Ahmed si trova a circa 12 chilometri da Moradabad, e la sua esperienza è principalmente nel settore del ferro con cui realizza portacandele, ciotole decorative, vassoi, fioriere. Da 14 anni lavora con Noah’s Ark che lo supporta con finanziamenti per l’acquisto di materie prime, nuovi macchinari e lo ha aiutato a realizzare un nuovo laboratorio.