Lavoriamo con i produttori del Bangladesh da diversi anni e frequentemente li visitiamo: ci sentiamo, perciò, molto coinvolti da quanto sta accadendo e condizionando pesantemente la loro vita quotidiana e il loro lavoro. Inoltre è importante sapere che gli eventi di queste settimane potranno avere risvolti pratici sui tempi di produzione e di consegna degli ordini 2014.
Dalla metà di novembre diverse proteste e scioperi, organizzati dall’opposizione al governo in carica, hanno paralizzato la capitale Dakha e altri centri del Paese e oltre ad aver portato a scontri violenti, hanno impedito il normale svolgimento delle attività quotidiane e produttive. Come ci riportano i rappresentanti di Aarong, spesso nelle ultime settimane è stato impossibile raggiungere i luoghi di lavoro a Dakha e in alcune aree limitrofe, sia per gli scioperi dei mezzi di trasporto, sia per i blocchi di protesta organizzati nelle strade.
La protesta politica si aggiunge e si affianca a quella sindacale, portata avanti dai lavoratori dell’industria tessile, che dal crollo del Rana Plaza la scorsa primavera, ha cercato di tenere alta l’attenzione sui diritti dei lavoratori ed è riuscita a portare qualche parziale miglioramento a livello salariale e di sicurezza, anche se ben lontani da un concetto di tutela per i lavoratori così come noi la intendiamo.
Cosa sta succedendo in Bangldesh?
12
Dic