“Il partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) è un accordo commerciale che è attualmente in corso di negoziato tra l’unione Europea e gli Stati Uniti. Ha l’obiettivo di rimuovere le barriere commerciali in una vasta gamma di settori economici per facilitare l’acquisto e la vendita di beni e servizi tra Europa e Stati Uniti. Oltre a ridurre le tariffe in tutti i settori, l’Unione Europea e gli Stati Uniti vogliono affrontare il problema delle barriere doganali – come le differenze nei regolamenti tecnici, le norme e le procedure di omologazione.”(1) Questa è la definizione del TTIP fornita dal sito della Commissione Europea (http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/about-ttip/index_it.htm).
Una definizione burocratica e apparentemente innocua, questa del T-Tip, ma cosa davvero cambierà? Molto, secondo Monica di Sisto,vice presidente di Fairwatch, che scrive «Il trattato T-Tip punta ad abbattere non tanto le tasse doganali tra Ue e Usa, già basse, ma le cosiddette barriere non tariffarie, cioè i divieti di importazione e di tasse specifiche che, anche grazie alle grandi battaglie contro la carne agli ormoni, il pollo lavato con il cloro, gli ftalati (sostanze chimiche plastificanti) nei giocattoli, i residui dei pesticidi nel cibo, gli Ogm e così via, tengono lontane dal nostro mercato i prodotti non sicuri, tossici».
Ma sarà soprattutto la nostra stessa democrazia, già così debole, ad uscirne azzoppata.-scrive padre Zanotelli su Nigrizia.it– Il T-Tip è infatti un negoziato stipulato in totale segretezza senza la partecipazione attiva dei cittadini (né il parlamento europeo né il congresso Usa sono a conoscenza dei negoziati). È un vero e proprio colpo di stato da parte dei poteri economico-finanziari che oggi governano il pianeta. È la vittoria delle lobby (multinazionali e banche) che hanno a Bruxelles e a Washington, rispettivamente 15mila e 13mila funzionari stipendiati per fare pressione sulle istituzioni e indirizzarle.
«È un progetto politico – ha scritto Stefano Rodotà – per asservire ancor più i lavoratori ai piani delle corporation, privatizzare il sistema sanitario e sopraffare qualsiasi autorità nazionale che volesse ostacolare il loro modo di agire».
Al T-tip è dedicato un incontro con Alberto Zoratti di Fair Watch, Campagna STOP T-TIP che si terrà a Ferrara sabato 31 maggio alle ore 10.00 presso la Sala conferenze CSV- Agire sociale in Via Ravenna, 52
Per chi non potrà essere presente ecco alcuni articoli per approfondire:
Campagna Stop TTIP Italia
Quel libero scambio che uccide da Nigrizia
Politica e geopolitica del freetrade da Eurasia-rivista di studi geopolitici
Super-lobby vogliono accordo di libero scambio Usa-Ue. E l’Italia va a Washington da Wall Street Italia