La rubrica Ethical Living di Intenazionale della scorsa settimana parla di Chicza, la chewing gum al 100% biologica, biodegradabile ed equosolidale distribuita da altraQualità.
Riportiamo qui le parole di Internazionale, che nella sua rubrica parte dai problemi legati all’inquinamento prodotto delle chewing gum sintetiche per arrivare alle cooperative di chicleros che producono Chicza lavorando la gomma naturale, all’ombra degli alberi di chicozapotes secolari nella foresta pluviale messicana.
ETHICAL LIVING – Cicche sostenibili
Internazionale, numero 895, 29 aprile 2011
“La gomma da masticare può essere un antistress, aiutare la concentrazione, mantenere l’alito fresco e, senza zucchero e con lo xilitolo, aiutare a prevenire le carie. Ma non è molto verde.
Diversamente dalla sua forma originaria (il chicle masticato dai maya, un lattice estratto dalla corteccia del Manilkara chicle), la cicca di oggi è fatta di gomme sintetiche (poliisobutilene) che non sono biodegradabili. Una gomma impiega in media cinque anni per decomporsi. Una designer britannica ha progettato il Gumdrop, un contenitore per la raccolta differenziata delle cicche, con il duplice obiettivo di riciclare il materiale e prevenire l’inquinamento. A Londra staccare una gomma da strade e marciapiedi costa tra i 10 centesimi e i 2 euro, con un impatto ambientale variabile a seconda del metodo usato per la rimozione: il vapore o dei prodotti chimici. In vista delle Olimpiadi del 2012, la città sta ripulendo le strade dalle cicche appiccicate: per staccare 300mila pezzi, in due chilometri di strada, ci sono voluti tre mesi e non si sa quanto vapore. Si stima che nel mondo ogni anno si gettino 560mila tonnellate di gomme (23mila in Italia).
Una soluzione, scrive Slate, sarebbe abbandonare la gomma da masticare sintetica per la chicza, completamente biodegradabile. È prodotta nello Yucatan dalle cooperative dei chicleros usando come base il chicle. Oppure si potrebbe fare come a Singapore, dove le gomme da masticare sono vietate, tranne quelle che si comprano in farmacia.”
Per vedere il lavoro dei chicleros e la foresta dove Chicza nasce, rimandiamo al video che abbiamo pubblicato qualche post fa (video realizzato dai chicleros insieme al Fondo Nacional de Apoyo a Empresas Sociales messicano e alla Comisiòn Nacional para el Conocimiento y Uso de la Biodiversidad).
Nel video, i lavoratori del Consorzio che ha creato Chicza, raccontano il loro lavoro, la loro storia (e le loro storie), il loro rapporto con la foresta e come è cambiata la loro vita con la creazione del Consorzio.
Buona visione e buona lettura!